Un goto a mi e ‘na spuma par el bocia – #5 IL SOAVE
IL SOAVE
Vi racconto qualcosa sul vino Il Soave. II nome, chiaramente, dice già tutto, forse però non conoscete la fama di questo vino lodato e apprezzato anche fra grandi personaggi del passato.
Cassiodoro, il ministro del barbaro Re Teodorico, ne ha decantato le lodi definendolo “di bella bianchezza e chiara purità, tanto che si crederebbe nato da gigli”. Il vino Soave è stato celebrato anche da Dante Alighieri, la cui definizione poetica , sintetica e precisa, è stata “Che vino Soave!” ma anche il vate e poeta Gabriele D’Annunzio che ne amava le note corpose.
E anche se nel suo territorio d’origine si abbina con pasta fresca e cotechino, il Soave si sposa perfettamente ai cibi di tutto il mondo: dal ramen, al sushi e sashimi, dal fish & chips, allo smorrebrod e persino al Pad-thai.
Per gustarlo in tutte le sue declinazioni però non serve fare il giro del mondo, basta venire ad Hostaria, il Festival del Vino più bello che ci sia.